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Influenze etrusche nell’arte rupestre della Valcamonica: il “guerriero mantellato”

Influenze etrusche nell’arte rupestre della Valcamonica: il “guerriero mantellato”

Cavalcando le anatre: il “mantellato” di Bosc del Vicare

 

Il cosiddetto guerriero mantellato” della roccia 62 del Bosc del Vicare, zona ai piedi dell’area ben più famosa delle Campanine di Cimbergo (Riserva naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, Valcamonica), è una figura appartenente al IV stile dell’arte camuna: propriamente al IV 2, proto-naturalistico, ed è datato tra VI e V a.C.

La zona del Bosc del Vicare, limitrofo alla ben più nota area delle Campanine, conta 19 rocce censite, studiate e pubblicate; oggi la roccia 62 è di difficile accesso per mancanza di viabilità organizzata e distanza dai percorsi principali.
Grazie al lavoro della Riserva incisioni rupestri Ceto, Cimbergo e Paspardo qui potete vedere la localizzazione dell’area.

Di chiaro influsso etrusco, la figura è una delle più dettagliate e belle figure di armato dell’arte rupestre della Valcamonica dell’età del ferro: che si tratti di una divinità o un guerriero d’élite, la resa certosina della figura permette di distinguerne la ricca panoplia caratterizzata dalla presenza di un elmo con lophos (cresta), spada ad antenne a lama foliata. Sul petto si distingue chiaramente il kardiophylax ed il suo sistema di corregge mentre le spalle sono coperte da un corto mantello frangiato.

Nella mano sinistra il guerriero impugna uno strano oggetto fusiforme che difficilmente può essere interpretato come scudo (elemento spesso presente nei guerrieri dell’età del ferro locali): il confronto con il vicino busto della vicina roccia 61 permette di interpretare l’oggetto come fulmine, rinsaldando l’idea che la figura rappresentata sia quella di una divinità, magari legata al mondo atmosferico (un Tinia camuno? un proto Taranis?).

La figura poggia su due anatre contrapposte, che ripropone il tema della barchetta a doppia protome ornitomorfa di valenza psicopompa.

guerriero mantellato valcamonica
Il "guerriero mantellato" della roccia 62 del Bosc del Vicare. Immagine tratta da Lucus rupestris. Sei millenni d’arte rupestre a Campanine di Cimbergo, a cura di Umberto Sansoni e Silvana Gavaldo (Archivi vol. 18, Edizioni del Centro, Capo di Ponte).
guerriero mantellato dalle campanine valcamonica

Immagine da “Sentieri del Tempo. L’arte rupestre di Campanine fra storia e preistoria. Atti della II Giornata di Studio sulle Incisioni Rupestri della Riserva Regionale Ceto, Cimbergo e Paspardo”, a cura di Alberto Marretta (2007).

Cronologia dell’arte rupestre camuna: la figura del mantellato della r. 62 sembrerebbe appartenere allo stile IV 2.
(da Archeologia rupestre in Valcamonica: Dos Cüi, un caso di studio, di Andrea Arcà)

cronologia arte rupestre camuna

Come segnalato, per quanto concerne il possibile “fulmine” che il guerriero mantellato regge nella mano sinistra, il confronto è con la vicina roccia 61, in cui compare un busto umano con una spada a larga lama foliata (xiphos?) nella mano destra e, nella sinistra, quello che parrebbe essere una raffigurazione di una folgore/fulmine.

Immagine da "Sentieri del Tempo. L’arte rupestre di Campanine fra storia e preistoria. Atti della II Giornata di Studio sulle Incisioni Rupestri della Riserva Regionale Ceto, Cimbergo e Paspardo", a cura di Alberto Marretta (2007).

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