Dall’Antologia Palatina: i Galati

Mileto, amata patria, siamo morte per sfuggire all’infame violenza dei Galati: tutte e tre, tre ragazze della stessa città, spinte a questo dalla loro furia animale. Non abbiamo aspettato né lo stupro né l’empietà delle nozze. Solo in Ade sposo della nostra scelta, trovammo un difensore. Anite VII, 492